
Negli ultimi anni, WordPress è stato per me molto più di un semplice CMS. È stato un punto di riferimento, una casa, una community accogliente. In questo articolo voglio raccontare il mio percorso personale all’interno della Community di WordPress italiana e internazionale, cosa mi ha spinto a contribuire…. e perché oggi ho deciso di fermarmi.
Le mie origini digitali
La mia avventura nel mondo del web è iniziata negli anni ’90, spinto dalla curiosità per la tecnologia e dalla voglia di creare qualcosa di mio. Dopo aver creato il mio primo sito per un negozio di fumetti, ho capito che Internet poteva essere molto più di un passatempo.
Un giorno, leggendo una rivista, ho scoperto WordPress. Mi ha colpito per la sua semplicità e per la vitalità della sua community. Da lì è partito tutto.
L’inizio della mia contribuzione
Nel 2017 ho partecipato al mio primo Meetup WordPress a Roma. Ricordo ancora la curiosità e un pizzico di timore con cui mi avvicinai a quella sala: non sapevo bene cosa aspettarmi, né se avrei trovato il mio posto in quel gruppo. Invece, già dopo i primi interventi e le chiacchierate informali, capii che ero nel posto giusto. La community aveva qualcosa di speciale: era inclusiva, aperta, disponibile. Non serviva essere un programmatore esperto per sentirsi parte del progetto, bastava la voglia di contribuire.Da semplice utente, in poco tempo sono diventato un contributore, iniziando con il team italiano dei Polyglots. Lì ho scoperto la bellezza della traduzione collaborativa: non era solo un lavoro tecnico, ma un modo per rendere WordPress e i suoi plugin davvero accessibili a chiunque, anche a chi non conosce l’inglese. Ogni stringa tradotta rappresentava un piccolo tassello che facilitava la vita a qualcun altro, e questa consapevolezza mi motivava sempre di più.
“Contribuire a WordPress mi ha insegnato che ognuno può fare la differenza, anche con un piccolo gesto, una traduzione, un confronto.”
WordPress mi ha dato l’occasione di mettermi in gioco, imparare e crescere, non solo dal punto di vista tecnico ma anche umano. Tradurre mi ha fatto migliorare le competenze linguistiche, partecipare alle riunioni online mi ha insegnato il lavoro di squadra, e confrontarmi con altre persone della community mi ha dato sicurezza e fiducia nelle mie capacità. Ogni contributo, anche minimo, era accolto con gratitudine e questo mi faceva sentire davvero parte di un progetto globale.
Eventi, persone e community
Uno degli aspetti più belli della contribuzione è la rete di relazioni che si crea. Ho conosciuto persone straordinarie, con cui sono nate amicizie che oggi vanno oltre WordPress. È grazie a queste connessioni che sono nati progetti importanti come l’organizzazione di due eventi:
Questi eventi sono stati speciali non solo per il loro contenuto, ma perché li ho costruiti fianco a fianco con amici e amiche della Community di WordPress. In particolare, i Core Days hanno segnato un traguardo storico: il primo evento in inglese mai realizzato da una community locale — un vero orgoglio.
Perché ho deciso di fermarmi
Dopo anni di entusiasmo e dedizione, oggi sento che è arrivato il momento di fare un passo indietro. Le motivazioni sono diverse:
- La vicenda Automattic vs WP Engine, che ha incrinato la mia fiducia nel progetto open source come lo avevo conosciuto e mi ha creato dei problemi per una collaborazione con una azienda.
- La gestione del tempo, sempre più complicata: contribuire richiede costanza, e oggi non riesco più a garantire una presenza attiva senza compromettere il lavoro e la vita personale.
- La stanchezza per le tante ore dedicate alla contribuzione: ero arrivato a contribuire in troppi team oltre ai Polyglots, inoltre il numero di ore degli ultimi tempi mi ha portato a ragionare che stavo arrivando ai sintomi del burnout…ed è importante che me ne sia accorto in tempo per fermarmi.
- Il senso di aver completato un ciclo: credo nella rotazione naturale delle persone nei progetti open source. Non sono mai stato un accumulatore di badge e penso sia giusto lasciare spazio a nuove voci.
Ho dato tanto alla Community di WordPress, e lo rifarei mille volte. Ma adesso è tempo di fermarmi, con gratitudine e la serenità di sapere che la community continua nella sua attività.
Detto questo, non si tratta di un addio definitivo: anche se ho azzerato le ore sul mio profilo di contributor, non significa che sparirò del tutto. Continuerò a dare una mano quando potrò, magari con qualche traduzione qua e là; inoltre resto organizer del Meetup WordPress di Roma… quindi, se volete, sapete bene dove trovarmi.
E poi, diciamolo, la mia speranza è quella di rientrare se la mia situazione dovesse migliorare, anche se di certo escludo la possibilità di riprendere i ritmi di un tempo…e probabilmente il mio unico scopo ritornerà ad essere quello di contribuire nei Polyglots dove mi sono sempre riconosciuto.
Cosa mi porto dietro
Porto con me competenze, esperienze e, soprattutto, persone. Amici e amiche con cui continuo a condividere idee, passioni e momenti anche lontano dal codice e dalle stringhe da tradurre. WordPress è stato un capitolo fondamentale della mia vita, e ne conserverò sempre un ricordo profondo e grato.
Fermarmi non significa dimenticare, né voltare le spalle. Significa riconoscere un ciclo che si chiude (anche se sono ottimista e aggiungo temporaneamente) con la serenità di chi sa di aver dato tutto quello che poteva, e con la speranza che chi arriva dopo di me trovi nella Community di WordPress lo stesso valore, lo stesso calore e lo stesso senso di appartenenza che ho trovato io.
In ogni caso mi vengono da dire due parole: grazie WordPress.
